CON IL TAVOLO DAVANTI ALLA PORTA(#VIVALALIBERTA’)

Eccoci qui, 4 Maggio 2020, “FASE II”, un primo passo lo abbiamo fatto; adesso arriva la parte più tosta , continuare ad avere pazienza e non aver fretta, quella fretta tipica dell’ essere umano di bruciare il tempo..le tappe..i momenti…, per non vanificare tutti i nostri sforzi. Io ci credo e saremo in grado di superare anche questa fase, per prepararci a riacquistare la nostra libertà con una consapevolezza diversa!!

Gustatevi la straordinaria riflessione della mia mitica sorellina ….

CON IL TAVOLO
DAVANTI ALLA PORTA

Cosi , come quel tavolo , mi sento in attesa di essere messa al proprio posto .
Abbiamo messo in pausa sogni , progetti e risparmi ; cene , feste e occasioni per stare
fuori ; vacanze , cambiamenti e macchine .
Abbiamo messo in stand by tutto , proprio tutto , tranne i nostri pensieri .
15 giorni , diventati poi un mese , pian piano , cambiando lo stile di vita .
Iniziò così la nostra quarantena , con grinta , speranza e positività , sperimentando
posizioni e cambianti di arredamento . L’appartamento non è grande , ma sufficiente per
accontentare le nostre esigenze .
L’ ingresso , ecco quello manca , probabilmente chi ha progettato questa casa , non ha
fatto una scelta abbastanza ponderata , con superficialità ha pensato che accogliere le
persone direttamente sui fornelli della cucina fosse geniale , oppure un buon pretesto
per accoglierne di meno , ma in ogni caso , è un “difetto” che abbiamo sapientemente
aggirato con astuzia nell’arredare funzionalmente la nostra nicchia , ma di fatto quella
porta , in quella cucina , si apre direttamente sulla nostra intimità .
“Organizza la tua giornata con una nuova routine, fai attività fisica … RESTA A
CASA”
Questo è il messaggio che rimbalza in ogni dove , eppure la cosa bella della
quarantena è il NON aver fretta , godersi il tempo , seppur non spensierato ammetto ,
ma essere almeno liberi in casa propria di seguire il flusso del suo umore .
Forse risulta meno difficile , per chi ha una casa grande , dotata di ogni comfort e magari
ha la possibilità di eseguire il proprio lavoro da casa , perché la testa è meno oppressa
da pensieri ; un po’ più complicato per chi ha un regime diverso , per chi “ fare la spesa
“ è un gioco d’incastri , per chi deve far prevalere il necessario e limitare il futile , per chi
deve accedere ai faticati fondi di risparmio , frutto di anni di sacrificio , per chi non ha
una posizione stabile , per chi ancora deve costruire il suo presente … in tutti questi casi
la testa , oltre ad essere invasa dalla preoccupazione , si vede a dover essere in grado
di gestire l’ansia e il panico , per la paura di non arrivare a fine mese .
Io , poi , dall’angolo della mia chaise longue , continuo ad osservare quel tavolo , statico
e con tutta la sua eleganza , sprigiona tranquillità , sta lì , fermo , attendendo che il
momento giusto per tornare su i suoi passi , per tonare nella sua consueta posizione , e
nel frattempo si gode lo stesso panorama , ma visto da un prospettiva diversa , perché in
fondo è quello che dovremmo fare noi , il fatto che abbiamo cambiato il posto di
collocazione , non significa essere spogliati dei nostri sogni , rimaniamo sempre noi , ma
la sola differenza che possiamo confrontarci con una prospettiva diversa … e perché no
magari ritrovarsi migliori , trovare il modo di avviare una nuova sessione di se stessi ,
dove riuscire a superare mille stati d’animo , e ritrovarsi così supereroi .
Sempre da quell’angolo , penso che in fin dei conti questa quarantena mi ha messo

abbastanza alla prova , queste quattro mura , sono piene di amore e rispetto , ma avere
un momento per stare da soli è praticamente impossibile , ma non è stato poi così
disastroso , anzi mi ha rafforzata , perché in fin dei conti non si ha bisogno di nessuno
per farcela , bastiamo solo noi , SOLI , e quel sorriso , con quella voglia di tornare , di
lottare , che non siamo mai riusciti a toglierci dagli occhi , quegli occhi pieni di vita e
speranze , sogni e progetti torneranno ad essere riscaldati dal sole , senza più bisogno
di filtri e quel tavolo , che fino a ieri si frapponeva tra quello che ero e sono , tornerà nel
suo adeguato angolo e contesto , dandomi la possibilità di uscire e affrontare quella che sono.

By Laura Nistico’

3 Replies to "CON IL TAVOLO DAVANTI ALLA PORTA(#VIVALALIBERTA')"

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    Anto S. 04/05/2020 (15:56)

    Sensibile…

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    Erica 05/05/2020 (09:57)

    Brava Laura, spostare, cambiare, rifare… Sono tutti modi con cui mettiamo in ordine anche i pensieri e le emozioni. Quel tavolo davanti all’ingresso è meraviglioso e immagino quanto spazio tu sia riuscita a creare, uno spazio per lo stare insieme ❤️ un grande abbraccio

  • comment-avatar
    Laura 05/05/2020 (10:41)

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