A voi questo nuovo articolo della mia sorellina ….
Ed è strano come in certe situazioni … piccoli frammenti del passato tornino in mente , come un odore o un paesaggio evochino qualcosa di già vissuto e indossato … come una seconda pelle che avevi con cura riposto ad asciugare …
Sentirsi una piccola minoranza non è semplice e per niente gradevole … ovunque io mi trovo ed ovunque io vado c’è solo una lingua che tutti pero’ comprendono … l’umiltà .
Quella che comprende le cose oltre la diversità della lingua , delle usanze e delle abitudini …
Quella che comprende le diversità di ruoli , di posizione e ceto sociale ….
Quella che con un semplice sorriso ripaga chi sta lavorando per Te …
Con il mio innato sorriso combatto le diversità da anni … quelle evidenti e quelle che scavano a fondo ….
So come ci si sente ad essere dall’altra parte … ad essere osservata per come ti vesti , ti atteggi … con quali marchi ricopri la tua pelle … come parli , quale accento usi …
E porto questa conoscenza sempre con me … perché mi permette d’immedesimarmi in chiunque io incontro sul mio cammino quando nei loro occhi avverto il disagio … lo stesso che qualche volta riaffiora in me quando vivo al di sopra di quello a cui sono abituata …
Sentirsi straniera dovrebbe essere speciale … perché siamo tutti ingredienti diversi di un unico piatto … eppure talvolta siamo quello che “rovina “l’armonia della ricetta … facciamo sempre in modo di distinguerci … ma utilizziamo parole e gesti non idonei … per troppa superficialità o per un innata incomprensione … riusciamo sempre a farci riconoscere , che di fatto , a mio parere dovrebbe essere un vanto …. ma quando lo sguardo della sufficienza incrocia il tuo … ti senti morire … e sarà quel che sarà … ma mi piacerebbe sentirmi a casa ovunque io vada .
Mi piace viaggiare e scrutare le meraviglie che intorno a me fioriscono , ma mi capita d’inciampare spesso in quelle che invece appassiscono … ci sarebbero molti modi per rendere questo mondo migliore … e i paesaggi poi … sono un continuo ritorno di vibrazioni positive … che diventano onde d’urto quando un paesaggio da paradisiaco diventa bellico..
Ci sono posti dove non ho più il coraggio di tornare , perché il loro stato ora fa a pugni con l’immagine che custodisco dentro me … ferisce vedere il degrado che si sprigiona ai piedi della fatiscenza … ferisce che ancora oggi , tutto questo venga a fatica compreso , elevando tutto a farlo sembrare e non ad essere … ed io che amo viaggiare … ultimamente , invece , non vedo l’ora di tornare a casa … dove tutto intorno sa di Me , di noi … e porta il sapore d’amore .. e dove sono sicura che nulla è artefatto …
Chiudo la porta alle mie spalle … svuoto le valigie … e le guardo soddisfatta … perché ogni viaggio lascia sempre dentro una traccia … ogni traccia risuonerà in me per sempre … o finché io vorrò’ ascoltarla.
By Laura Nistico’
1 Reply to "ITALIANA …. STRANGER IN MOSCOW(#VIVALALIBERTA')"
Anto S. 17/05/2019 (18:00)
Conosco questa sensazione, il vero segreto è fregarsene…tante volte poi, magari sono solo paure nostre, dettate dalle esperienze vissute, certo, ma che condizionano le nostre percezioni